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Quintetto romano
Stendhal ripercorre l’incendio della basilica di San Paolo del 1823, raccontando in una lettera nuovi dettagli che lo fanno sentire corresponsabile di quella tragedia; Nikolaj Gogol’ sfugge al colera riparando a Roma e innamorandosi delle poesie di uno sconosciuto poeta, tale Belli; un giovanissimo Romain Rolland approfitta della lontananza dalla famiglia per farsi conoscere come pianista ed emanciparsi dall’oppressivo controllo della madre; Malcolm Lowry, sotto i fumi dell’alcol, aggredisce l’avventore di un bar, viene internato, ma poi girovaga liberamente per la città incontrandone i gentili fantasmi; John Cheever, per conto del figlio, deve portare a termine a Villa Borghese una missione segreta per la quale gli occorrerà il sostegno morale di Esculapio... SCOPRI DI PIÙ
Sulle rovine d'Europa
La maggior parte dei poeti di questa antologia ha partecipato alle battaglie fratricide della Grande Guerra, chi nel fango e nel freddo delle trincee, chi come medico o infermiere nell’inferno degli ospedali da campo. Ma anche coloro che alla guerra sono riusciti a sottrarsi, magari riparando in Svizzera fra i pacifisti – scelta, anche questa, tutt’altro che facile –, hanno testimoniato di orrori inauditi, della follia che si era impadronita dell’intero continente. Eppure, le poesie qui raccolte narrano anche una storia di resistenza e di pietà, di condivisione e di riscatto, e in taluni casi preludono già alla visione, sebbene ancora remota, di un’Europa unita e finalmente pacificata. Proprio come scrive il poeta tedesco Gerrit Engelke: «Se sei stato un nemico onorevole, sarai un onorevole amico! / Ecco la mia mano, per formare tutti insieme un cerchio, / Mano nella mano, perché il nuovo giorno ci trovi autentici e umani».
La bellezza al suo apparire
"Scrittore e poeta coltissimo, con davvero pochi confronti, Precht ha in questo senso una particolare dote, tra le altre, ossia mostrare in maniera chiara le contraddizioni implicite nella poesia: questo suo slittare continuamente sulla superficie delle cose per poter raggiungere la loro essenza; questo suo disperato canto vitale, incanalato in una metrica ferrea e tuttavia leggera, di fronte allo specchio infranto della morte; questo illuminare a scatti angoli remoti dell’inconscio umano proprio mettendo radicalmente in atto un dire preciso della parola; questo richiamarsi alla tradizione per mettere a fuoco in realtà anche e specialmente chi nella storia è stato dimenticato; questo chiedersi tra le righe quale sia lo statuto dell’essere poeti e darne risposta nella scrittura."
(dalla postfazione di Giovanna Frene)
Libri pubblicati
Bio
Nato a Roma nel dicembre 1960, vive a Lussemburgo. È autore di romanzi, saggi e volumi di poesie, di uno dei quali è andata in scena una rielaborazione teatrale. Ha inoltre pubblicato, per Nutrimenti, il libro Kafka e il digiunatore, che comprende la traduzione dell'ultimo racconto di Kafka. Sempre in qualità di traduttore ha curato per varie case editrici - Garzanti, Guanda, Theoria, La Camera Verde, ecc. - opere di letteratura spagnola e tedesca. Il suo ultimo romanzo, Stefan Zweig. L'anno in cui tutto cambiò (Bottega Errante), è stato finalista al Premio Giovanni Comisso 2022.